Ringrazio Avvenire e il suo direttore per lo spazio concesso al nostro disagio.
Vorrei fare solo una domanda al Ministro che ieri ha finalmente risposto all’appello giovani. Se vuole davvero agganciare abilitazione e reclutamento, perché non ha il coraggio di mettere a numero chiuso le università che “sfornano” aspiranti docenti disoccupati? Si è capaci di fare la voce grossa solo con i giovani, con noi che siamo i veri “poveri” della scuola, per i quali nessun sindacato ha mosso un dito. Forse perché siamo diversi: a noi non interessa il “posto fisso” (che nella scuola non c’è mai stato): abbiamo a cuore soltanto una cosa: trasmettere alla nuove generazioni ciò che di bello abbiamo imparato.
Ad ogni modo se il Ministero non ci vuole nella scuola ci dia la possibilità di esprimere le nostre capacità e le nostre competenze in altri campi. Se è necessario cambieremo mestiere, come ci consiglia Feltri, ma non disperda i nostri talenti.
Ps. Ovviamente lunedì suonerà la prima campanella e io non ci sarò nemmeno quest’anno.
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