Perchè scrivere vuol dire liberarsi dalla costrizione di tenere costipati nel cuore e nella mente i pensieri che hanno voglia di una boccata d’aria per capire se erano solo “stupidaggini” o se hanno un riscontro nella realtà di tutti i giorni.
Perchè quando scrivo mi sento libera.
Mi sento liberata dalla schiavitù del tran-tran quotidiano, del lavoro che si fa per sopravvivere e non per vocazione, e dei giornali che non ti pubblicano il pezzo che desideri comunicare al mondo.
Ma dare forma ai pensieri nella lingua in cui abito, che è la mia “matria”, è solo un tentativo in via di completamento, un’utopia forse, come disegnare il vento.