mercoledì 2 novembre 2011

PICCOLI LETTORI CRESCONO

Di Olga Sanese su L'Ottimista del 25 ottobre 2011

Da giovedì 13 ottobre è ripartito il progetto dell’Osservatorio permanente giovani-editori intitolato "Il Quotidiano in Classe". Le scuole d’istruzione superiore secondaria che vi aderiscono riceveranno ogni settimana i quattro giornali più diffusi in Italia, vale a dire il Corriere della Sera, il Sole 24 ore, La Gazzetta dello Sport e un quotidiano regionale (a seconda della localizzazione della scuola) per avvicinare le nuove generazioni alla lettura del giornale, anche grazie all’abitudine di confrontare queste grandi testate giornalistiche sull’interpretazione dei fatti del giorno. L’idea del quotidiano in classe venne a Andrea Ceccherini nel 2000, anno di nascita dell’iniziativa, sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al fine di invogliare i giovani a ad informarsi su ciò che accade intorno a loro a mo’ di “moderna forma di educazione civica day by day”.
Il progetto si articola in tre punti: le lezioni in classe (alle quali si dedica la lettura del quotidiano), la formazione fornita agli insegnanti dall’Osservatorio promotore dell’iniziativa (sui “trucchi” per presentare la lettura del giornale nella luce migliore) oltre ad un nuovo servizio di assistenza didattica on-line e, infine, la valutazione dell’iniziativa da parte degli studenti (per esempio: come vorrebbero trasformare i giornali di domani?) monitorata dall’Eurisko che presenta i dati al convegno "Crescere tra le righe", ogni due anni.
Anche per l'anno scolastico 2011/2012 l'Osservatorio prevede "5 lezioni in cerca d'autore. Appuntamenti di anticonformismo quotidiano", incontri di formazione che si svolgeranno in varie città d’Italia e saranno tenuti da giornalisti professionisti delle suddette testate, e il concorso “citzen journalism”, dedicato agli studenti che forniscono idee giornalistiche originali via web e che riceveranno in premio una tablet, il nuovo supporto per leggere i giornali. 
Ciò che colpisce di più è che quest’anno siano stati sfiorati i due milioni di studenti che partecipano all’iniziativa oltre ai 46000 insegnanti (questi ultimi sono i veri promotori sul territorio dell’iniziativa nazionale), per un totale pari al 70 % della popolazione scolastica. Ceccherini non può che essere fiero delle adesioni soprattutto perché vanno in controtendenza rispetto ai dati sulla crisi dell’editoria.
Da sempre il rapporto scuola-informazione è un nodo cruciale per l’istruzione. Sin dalle elementari si cerca di portare gli scolari nelle redazioni giornalistiche per far vedere loro dove e come nasce un quotidiano, pagine di storia fresche di giornata. Infatti leggere il quotidiano è essenziale per saldare nel migliore dei modi il passato (ciò che si studia a scuola), il presente (l’attualità di cui parlano i quotidiani) e il futuro (come sarà la loro vita da adulti).  Per i cittadini del domani è infatti importante conoscere e interrogarsi sul presente anche perché spesso, con le nuove tecnologie, sono portati a vivere più la virtualità che la realtà. Invece, sfogliare la carta (chissà se ciò avverrà ancora per molto?!) riporta i ragazzi alle sfide del loro tempo e magari un giorno saranno loro ad analizzare i fatti della giornata…
Insomma piccoli giornalisti si diventa … se lettori si cresce!

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