martedì 6 dicembre 2011

Tutti pazzi per Orlando

Parafrasando la fiction Rai, in classe stiamo studiando l'Orlando Furioso di Ariosto, l'opera che, apparentemente noiosa e "antica" nei contenuti e nel linguaggio, ha suscitato un inaspettato interesse nei ragazzi tanto che non c'è stato nemmeno bisogno di dire che vedere i nomi di Angelica e Medoro incisi sulla corteggia degli alberi era, per Orlando, come se oggi un amico mettesse l'emoticon del cuore sulla bacheca della vostra fidanzata...
In particolare l'episodio della follia è l'emblema di come, nonstante i tanti segni di tradimento di Angelica con Medoro, l'amore renda Orlando completamente cieco davanti al quella evidenza che rifiuta di accettare così come non riesce a piegarsi a ciò che il Destino ha deciso per lui.
 La sua coscienza rimuove di essere stato tradito fino all'incontro con il pastore, con "l'altro", che è capace di sollevare i "prosciutti" dai suoi occhi e ciò indica che abbiamo bisogno degli altri per scoprire la Verità.
Così Orlando arriva alla gelosia, quell'insana passione, che ci fa credere di essere possessori dei nostri amati, invece che loro compagni di viaggio e, quindi, alla famosa "pazzia".
Sarà un altro amico, Astolfo, a farlo rinsavire, arrivando fin sulla Luna a riprendere l'ampolla contenente il senno di Orlando, segno che l'amicizia ci salva sempre. 

1 commento:

  1. "Va col pensier cercando in mille modi
    non creder quel ch'al suo dispetto crede:
    ch'altra Angelica sia, creder si sforza,
    ch'abbia scritto il suo nome in quella scorza"

    è tra i miei momenti preferiti...il suo estremo tentativo di negare l'evidenza mi fa una tenerezza ironica.

    ps: sono sicura che sulla Luna ci sono un sacco di cose mie.

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