martedì 7 febbraio 2012

vocabolario anti-casta (dalla Q alla Z)

di Olga Sanese pubblicato su PAGINE di dicembre 2011

Q
Qualunquisti, Qualunquemente, (la)Qualunque Cetto
Movimento in voga dagli anni Settanta. Qualunquisti si sentivano tutti coloro che non andavano a votare perché si sentivano spersonalizzati dalla politica che rendeva tutti uguali, persone qualunque, senza un volto e soprattutto privi di alcuna possibilità di mandare a casa i “tronisti” di Montecitorio.
Tuttavia un uomo qualunque, che di cognome fa La Qualunque (nomen – omen), riesce persino a vincere le elezioni nel film “Qualunquemente” (gennaio 2011) interpretato da Antonio Albanese, imprenditore e leader del Partitu du pilu. Figura immorale, indecente e ignorante, fa dei luoghi comuni il suo programma elettorale, al suon di slogan come: “I have no dream but I like u puli; basta con la giustizia!, un impegno concreto: cchiù pilu pe’ tutti; attivismo politico orizzontale e verticale; sotto una quarta di reggiseno non è vera passione politica, basta con la lotta alla povertà e alla criminalità…” A ciò si aggiungano un comizio in chiesa, l'offerta di ragazze seminude come fossero caramelle scartate, l'incarceramento del figlio Melo per salvarsi dalla prigione, colate di cemento sulla spiaggia, fogne che scaricano in mare.  Qualunquemente, parola che fa il verso al noto “serenamente, pacatamente” veltroniano, ha portato in scena in modo brutale una certa politica odierna,  quella dei pregiudicati e delle “assessore” scelte in base al fisico mozzafiato che  da sempre gli anti-casta vogliono mandare a casa.

R
Rottamatori
Seguaci di Matteo Renzi (Sindaco di Firenze) e Pippo Civati (Consigliere lombardo), rampanti trentenni del PD che il 28 ottobre – strana data per un movimento di sinistra – di un anno fa riunirono un nutrito gruppo di “Rottamatori” alla stazione Leopolda di Firenze con lo scopo di azzerare la vecchia classe dirigente del loro stesso partito. E quest’anno la rottamazione si ripete anche se contemporaneamente Bersani organizza un altro evento del Pd. Non solo. Nella nuova edizione del meeting fiorentino mancherà lo stesso co-fondatore del “Big-Bang” dell’antipolitica,  Civati, che si è staccato da “Renzi il Magnifico” (cit. Il fatto quotidiano) il 29 agosto scorso, quando ha criticato il Sindaco di Firenze per l’attacco alla Cgil, il plauso a Marchionne, la freddezza sui quesiti referendari e il famoso incontro ad Arcore (quartiere di elezione proprio di Pippo!).  Quindi il popolo rottamatore di Civati,  ormai una corrente della corrente, organizzerà un incontro di piazza in Emilia per fare le sue cinque proposte: primarie, questione morale, patrimoniale ragionata, legge contro il consumo del suolo, riforma delle pensioni. Insomma già strizza l’occhio all’Italia dei Valori e ai vendoliani.

S
SALVIAMO LA POLITICA
Salvagenti ai muri di tutta Roma senza che il Tevere abbia straripato. È l’idea del Consigliere comunale di Roma Capitale (PDL) Fabrizio Santori che, sentendosi sul set di BayWatch, vuole lanciare un ultimo appiglio alla politica. “E' inutile nasconderlo: è un momento difficile per il Partito, per il Paese, per noi Cittadini ed eletti. E’ quanto mai necessario, quindi, essere uniti, operare insieme per salvare la Politica: quella con la P maiuscola.”  Con queste parole invita i romani a lavorare con il suo gruppo “perché ad abbandonare siano invece quelle solite “facce”, quelle di bronzo di chi si è approfittato degli ideali e della buona fede, delle speranze, dei sogni, delle aspirazioni di chi vuole realizzare una società più onesta. Una società senza privilegi e raccomandazioni, fondata sul merito e solidale, ma senza sconti per i parassiti e per i furbi. Riforme attese  non sono state fatte, a cominciare da quella sulla giustizia, non si sono abolite le Province, non si è tagliato il numero dei parlamentari, non si sono ridotti gli sprechi della politica, non si è colpito abbastanza duro contro l’evasione fiscale, non si sono prese misure severe contro l’invasione degli stranieri e dei nomadi irregolari. Abbiamo assistito invece alla passerella dei soliti raccomandati inetti e sfrontati, ignoranti, capaci solo di fare il proprio interesse e conservare i propri privilegi”.
Un linguaggio tipicamente anti-politico in cui ricorrono tutti i termini e “topoì” della letteratura anti-casta.
Inutile dire che la conclusione è degna di una televendita: “Cerchiamo Italiani Coraggiosi, Capaci, Positivi, Determinati, Onesti, Ottimisti, Sognatori, Generosi, Liberi, Appassionati. Iscriviti anche Tu!!”



S
Se non ora quando?
Costola femminile dei movimenti anti-casta, organizzata da comitati autonomi e supportata dai Movimenti Viola (vedi sotto), nata all’indomani del Ruby-gate e culminata con la manifestazione del 13 febbraio scorso in Piazza del Popolo a Roma e in altre 200 piazze italiane. In testa al movimento ci sono il Direttore de “L’Unità” Concita De Gregorio e la regista Comencini.
Il loro slogan potrebbe essere Tremate, tremate le femministe son tornate perché, in fondo, di questo si tratta. Una vera “donna incendiaria”, Lucetta Scaraffia, infatti, le ha bacchettate dalla culla affermando che nel ’68 erano libertine e ora si lamentano di come hanno dis-educato le ragazzine di oggi.

T
Tav (no) Costola dei no-global nata all’indomani del progetto della ferrovia ad alta velocità tra  Torino a Lione che passa per la Val di Susa. Appostati lì, con spranghe e scudi “non violenti”, nonostante l’inizio dei lavori, sono contrari al deturpamento dell’ambiente in cambio degli interessi economici del loro stesso territorio e dell’Italia tutta. Sono gli stessi che protestarono a Vicenza contro la base Nato (“NonDalMolin”) nel 2007.

U ?

VIOLA (popolo): gruppo nato in occasione della manifestazione politica di massa “No Berlusconi Day” tenuta il 5 dicembre 2009 a Roma per chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio dei Ministri. Fiero di essere libero e lontano da qualunque partito, il popolo Viola organizzò un dibattito con Vendola (SEL) schierandosi inevitabilmente. Prestissimo si è diviso in Rete Viola eResistenza viola”. Il loro giornale è “Lettera viola”, le inziative che li hanno resi pseudo-famosi sono: Libera rete in libero stato, Roma (23 dicembre 2009; Sit-in in difesa della Costituzione in diverse città italiane (30 gennaio 2010); Battiquorum (giugno 2011) sui recenti referendum abrogativi; Facciamo Piazza Pulita! (10-11 settembre 2011), manifestazione contro i privilegi della classe dirigente e contro i provvedimenti socio-economici presi dal Governo Berlusconi IV.  I loro amici più noti sono San Precario, la conoscenza rende liberi, Andrea Camilleri, la Costituzione, Margherita Hack, Micromega e Paolo Flores d'Arcais.
Da notare la pessima scelta del viola, colore funereo: forse indica che la loro morte è vicina.

Z
Zapateristi (italiani)

Fan dell’ex leader socialista della Spagna contemporanea che ha portato la Penisola Iberica a un boom economico improvviso quanto flebile. Noto per le sue simpatie nei confronti delle coppie gay che ha letteralmente eguagliato per costituzione alla famiglie basate sul matrimonio. Due volte premier, è stato recentemente costretto alle dimissioni per non aver saputo affrontare la crisi economica e su pressione degli indignados. In Italia Sabina Guzzanti gli ha dedicato persino un film “Viva Zapatero” ( 2005), ritrasmesso ad ottobre su La7. Per non far “riprodurre” la classe politica di cui vorrebbero l’estinzione sono dei grandissimi fautori delle coppie di fatto.

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