mercoledì 22 dicembre 2010

ADESSO SI’ CHE E’ NATALE


Ho ricevuto un regalo speciale. Voi direte: e che cos’è? Niente di particolare, una pianta. Mi è stato recapitata a casa perché oggi – ultimo giorno di scuola prima delle vacanze – io sono a letto con la febbre e non in classe a fare la tombolata, come avevo promesso ai ragazzi.  
Ora chiedetemi da chi l’ho ricevuto.
Da una ragazzina che ho sgridato ogni singolo giorno, da settembre fino a ieri, dalla prima all’ultima ora perché non aveva un comportamento né un linguaggio opportuno, perché non portava i libri per fare i compiti, perché suonava la pianola o cantava a squarciagola mentre gli altri cercavano di studiare. Me l’ha regalata proprio quell’alunna che il secondo giorno di scuola mi minacciava e il terz’ultimo mi diceva “La prego, non se ne vada”.
E io cos’ho fatto per meritarmi questo? In effetti l’ho sempre sgridata. Anzi, un giorno l’ho pure cacciata fuori dalla classe e – manco a farla apposta – è passata proprio la Preside! E nonostante tutto questa ragazzina che fa? Dato che sono malata, mi porta la pianta a casa! Incredibile.
È proprio vero: siamo voluti bene per il nostro niente. E questo è il regalo più bello che si possa ricevere.  

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