sabato 15 gennaio 2011

ABILITAZIONE VO’ CERCANDO

Il 17 gennaio i neo laureati e gli insegnanti non abilitati avranno forse una risposta sul loro futuro . Max Bruschi, consigliere del Ministro Gelmini, ha deciso di incontrarli in un convegno organizzato a Milano dall’associazione DIESSE e fortemente voluto dal suo Presidente, Fabrizio Foschi.
Il sottotitolo del convegno recita “Prospettive immediate e future per un giovane che voglia insegnare”. Attualmente, infatti, nel nostro Paese,  esiste un vuoto legislativo – iniziato ben tre anni fa con l’ultimo ciclo della SSIS– che non assicura un percorso abilitativo a chi si laurei e voglia insegnare le sue materie nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Tante sono le conseguenze di questa de-ficienza tutta italiana: la difficoltà di entrare nella scuola per i più giovani, il divieto delle paritarie di assumere i non abilitati (ai quali vi ricorrono solo in estreme condizione di penuria di docenza), l’impossibilità di trovare anche soltanto delle supplenze. A tutto ciò si aggiunga anche lo “spettro” del blocco delle graduatorie, il cui aggiornamento è previsto per giugno di quest’anno: infatti pare che ci sia la volontà ben precisa di impedire che docenti del sud facciano domanda nelle città e nelle regioni del Nord Italia, dove ci sarebbero maggiori possibilità occupazionali..
Tra i rimedi a questa situazione, invece, compare la via dell’abilitazione estera, unica soluzione rimasta agli aspiranti insegnanti italiani. Questi, infatti, possono recarsi nei Paesi dell’UE, conseguire l’abilitazione (in modi e tempi abbastanza discutibili) e ritornare nel loro Paese e iscriversi alla prima fascia delle graduatorie. Per chi resta in Italia, invece, la strada per diventare insegnanti resta sbarrata, per ora, e molti sono coloro che hanno richiuso nel cassetto il loro sogno di insegnare e stanno facendo o imparando un altro mestiere che, spessissimo, non ha nulla a che vedere con il loro cursus studiorum
Tuttavia è da quest’estate che è stata approvata da Camera e Senato la nuova strada per abilitarsi, il TFA (Tirocinio Formativo Attivo), di durata annuale, che sostituisce la vecchia SSIS. Si tratta di una nuovo percorso abilitativo, con le medesime modalità di accesso della SSIS, a parte un occhio di riguardo per coloro che abbiano svolto il dottorato di ricerca o abbiano insegnato per almeno trecentosessanta giorni; insomma una minisanatoria a favore di coloro che aspettano da più tempo che il vuoto legislativo venga colmato. 
Dunque, mentre non è ancora uscito il bando di concorso per questo TFA e i giovani non abilitati ancora attendono notizie sul loro futuro, il diciassette gennaio potrebbero esserci comunicate le novità tanto sperate.

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